Testi di Simone Gambacorta, Francesco Tomada, Virgil Mazilescu, Harivams Ray "Baccan", Jorge Pimentel, Faek Hweijeh, Renato Sandoval Bacigalupo, Johannes Bobrowski, Paolo Gentiluomo, Annalisa Teodorani, Ada Sirente, Giovanni Zamponi, Fernanda Woodman, Annelisa Alleva, L'udo Zúbek, Luigi Francesco Clemente, Roberto Gaudioso, Massimo Raffaeli, Federico Sanguineti, Enrico D'Angelo.
Traduzioni di Clara Mitola (dal romeno), Thomas Dahnhardt (hindi), Emilio Coco (spagnolo), Elena Chiti (arabo), Davide Racca (tedesco), Elena Zúbková Bertoncini (slovacco).
Fotografie di Eros Baldissera ed Ennio Brilli.
Dall'editoriale di « Smerilliana 15 »
[...] Sicché non tarda a manifestarsi come palese la centralità delle riviste di poesia, chiamate tuttavia a misurarsi con il senso stesso del proprio esistere, con la legittimazione fondativa che dovrebbe reggerle, e per ciò doverosamente convocate ad affrontare la scelta tra il declinarsi nei fallaci e provinciali profili degli empori di buoni sentimenti, oppure l'iscriversi negli statuti di una consapevole missione selettiva e irradiante, che sappia farsi carico dell'imperativo etico di proporre discorsi provenienti da individualità espressivamente alte, ed effettivamente capaci di aprirsi a una interlocuzione non corriva.
È del resto in questa seconda soluzione che la rivista può individuare l'enzima in grado di creare le condizioni necessarie affinché possa compiersi quel mutamento di dimensione che solo può convalidare l'opposizione alle mutazioni omologanti che scandiscono la quasi totalità del panorama odierno: il mutamento che, da spazio di libero nutrimento e libera ossigenazione, possa valere a volgerla in occasione di tempo differente, plasmato sul respiro intellettuale che l'intersecarsi di creatività opportunamente vagliate può garantire a chi ne percorra le grammatiche e gli alfabeti, gli umbratili scenari e le cangianti luminosità.