La prima parola
Rita Pacilio
Postfazione di Eliza Macadanpp. 64 | 12x20 | 979-12-81082-53-3
La prima parola non è soltanto una poesia: è un fiume di vita che scorre e rifluisce, un respiro che intreccia memoria, spiritualità, fragilità e forza. La voce di Rita Pacilio ha l'ampiezza di una litania e la delicatezza di una confessione: raccoglie i tempi, i legami familiari, la perdita e la salvezza, e li avvolge in un flusso lirico ininterrotto, dove il verso non cerca la chiusura, ma l'apertura. Il poema nasce dalla luce di una "prima parola" – immagine originaria, quasi biblica – e abbraccia l'intero spettro dell'esistenza: la morte dei genitori, il mistero dell'infanzia, la gioia dell'amore, la precarietà del tempo, l'invocazione di Dio. Tutto respira in successioni ampie, a spirale, dove la memoria personale diventa memoria collettiva.